SANTA PATRIZIA
IL 25 AGOSTO
SI SCIOGLIE IL SANGUE DELLA
COMPATRONA DI NAPOLI
PROTETTRICE DELLE NUBILI, PARTORIENTI E NAVIGANTI
di Luciano Troiano
Pochi sanno che Napoli assieme al famosissimo San Gennaro ha altri 50 compatroni per la bellezza di 51 santi cui affidare le proprie preghiere e chiedere le grazie. Assieme al santo più famoso al mondo c’è anche Santa Patrizia: il suo sangue si scioglie ogni martedì dell’anno con la festa religiosa del 25 agosto.
La Chiesa di San Gregorio Armeno, conosciuta come Chiesa di Santa Patrizia, è un’oasi di pace dentro il caos del centro storico, fondata sulle rovine del tempio di Cerere intorno all’anno mille. La leggenda vuole che il monastero sia stato fondato dalla madre dell’imperatore Costantino, Sant’Elena Imperatrice. Altri narrano che il monastero sia stato abitato dalle seguaci della Santa, le monache basiliane, che vi si sarebbero insediate dopo la sua morte, conservando e venerando le sue reliquie e quelle di San Gregorio Armeno.
L’urna nella quale riposa il corpo di Santa Patrizia nella chiesa di San Gregorio Armeno
Santa Patrizia, discendente di Costantino, avrebbe abitato il monastero nel IV secolo in seguito ad un naufragio sulle coste del capoluogo partenopeo, dove sarebbe rimasta fino alla sua morte avvenuta il 13 agosto del 365.
Le sue reliquie sono state traslate nella chiesa nell 1864, venerate oggi dalle suore che abitano il complesso conventuale, contenute in un reliquiario in oro e argento. Insieme al più noto miracolo di San Gennaro, anche quello di Santa Patrizia vede compiersi la liquefazione del sangue della santa, ogni martedì e ogni 25 agosto, giorno in cui è generalmente festeggiata.
Una delle suore del monastero di San Gregorio Armeno mostra il reliquiario con le ampolle contenenti il sangue di Santa Patrizia
Della sua biografia è noto che Santa Patrizia è nata a Costantinopoli il 3 gennaio del 664 d.C. ed era la discendente di Costantino il Grande, la figura più influente dell’impero romano il quale ha sancito la libertà di culto e tolleranza del cristianesimo con il famoso editto di Milano del 313 d. C.
Santa Patrizia era di stirpe nobile, ricca e di rara bellezza, le è stato imposto il matrimonio dal suo congiunto Costante II anche se sin da piccola ha espresso il voto di verginità e, per mantenere fede al suo giuramento, ha deciso di fuggire con la sua nutrice Aglaia a Roma dove desiderava ricevere la benedizione di Papa Liberio, abbandonando il lusso e i privilegi della vita monarchica, abbracciando una vita sobria e spirituale. Divenne presto la sposa di Cristo.
La navata centrale della splendida chiesa di San Gregorio Armeno, nell’omonima strada nel cuore del centro antico di Napoli che ospita il corpo e il sangue di Santa Patrizia
Tornata in Patria per la morte del padre decise di abbandonare il palazzo reale e i diritti sulla corona imperiale e distribuì la sua parte di eredità ai più bisognosi avendo come desiderio quello di partire in pellegrinaggio verso la Terra Santa per pregare sul Sacro Sepolcro in Gerusalemme.
Durante il viaggio in mare venne sorpresa da una terribile tempesta che la spinse a far naufragio a Napoli sull’isolotto di Megaride dove venne soccorsa da una piccola comunità appartenenti al monastero dei frati Basiliani che oggi è Castel dell’Ovo. I religiosi le prestarono assistenza dal suo arrivo fino a quando, in pochi mesi, una breve malattia l’ha portata a soli 21 anni. L’agiografia di Santa Patrizia la collega, di buon diritto nel pantheon delle figure femminili della capitale partenopea assieme alla sirena Partenope.
Intorno a lei si è sviluppata, nel tempo, una piccola comunità di devote che si chiusero in clausura per rimanere a vegliare il corpo della vergine senza lasciare il convento dei frati. Alla fine sono stati proprio questi ultimi a cedere il loro monastero per far fronte alla necessità della nuova comunità.
La data della morte di Santa Patrizia cade il 25 Agosto del 685 d è stata portata agli onori degli altari nel 1625.
Un popolare santino di Santa Patrizia che reca la dicitura “Patrona di Napoli”
Di animo semplice e caritatevole le è stato attribuito un culto molto forte dal popolo napoletano che ha accolto le sue spoglie, prima nel monastero dei Santi Nicandro e Marciano a Caponapoli (dove si narra che ella profetizzò questo come luogo di sepoltura) e in seguito le sacre spoglie sono trasferite nel bellissimo monastero della Chiesa di San Gregorio Armeno dove, dal 1864, sono custodite dalle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia, dette “Patriziane” secondo l’ordine monacale praticato dalla santa.
Le suore Patriziane nel coro della chiesa di San Gregorio da dove assistono alla S. Messa
Il prodigio di Santa Patrizia è noto dal XII° secolo per il trasudamento della manna (un liquido puro simile all’acqua) che sarebbe avvenuto lungo le pareti sepolcrali del corpo.
La liquefazione del sangue, simile a quello di San Gennaro, avviene però in tempi diversi e secondo la tradizione ogni martedì quando è possibile chiedere una grazia e il 25 agosto, giorno del martirio.
Tra le storie più famose c’è quella del cavaliere afflitto da enormi sofferenze che volle andare a pregare sulla tomba della santa per essere guarito. Pregò incessantemente tutta la notte senza staccarsi dalla reliquia e, spinto da una grande devozione, aprì l’urna e cavò un dente alla vergine, morta qualche secolo prima. Dalla bocca di Patrizia fuoriuscì sangue come se fosse un corpo vivo. Per l’enorme meraviglia, il sangue venne raccolto in due ampolline, ancora oggi custodite, dalle quali si assiste annualmente il 25 agosto al miracolo ovvero lo scioglimento dei santi grumi, alla presenza dei devoti e delle telecamere.
Ecco perché il suo nome è accostato a quello del patrono San Gennaro: per la liquefazione del sangue certificata dalle autorità ecclesiastiche.
Santa Patrizia è la protettrice delle nubili, delle ragazze in cerca di marito che si recano durante l’anno sulla sua tomba a pregarla per combinare un buon matrimonio. Ma è la protettrice anche dei naviganti, delle partorienti e dei bisognosi.
Fonti:
Storie e leggende napoletane di Benedetto Croce
SulSud.it
Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucarestia di Napoli
Chiesa di Napoli
Napoli
Greco-Romana di Bartolommeo Capasso
Oltre i resti
Napoli velata e sconosciuta di Maurizio Ponticello
Le chiede di Napoli di Vincenzo Regina
Misteri partenopei Sigfrido E. F. Hoebel
Foto crediti:
Napoli misteriosa
La voce del quartiere
Napoli turistica
Centro studi normanni
Vistanet
Come arrivare alla Chiesa di San Gregorio Armeno - Napoli