LA PROCESSIONE
DEI FRATI MORTI
E DELLE ANIME PERSE
Xa edizione
Sabato 15 novembre 2025 – h. 10,30
NAPOLI – Rione Sanità
di Luciano Troiano
Nel cuore del Rione Sanità torna la Processione dei Frati Morti e delle Anime Perse 2025
Sabato 15 novembre 2025, alle 10,30 si svolgerà la 10a edizione de LA PROCESSIONE DEI FRATI MORTI E DELLE ANIME PERSE a Napoli, nel Rione Sanità. Una manifestazione entrata nel cuore di Napoli e dei napoletani che apre le feste del Natale lungo napolitano: una vera e propria tradizione con il lungo corteo che attraverserà le strade più conosciute di uno dei quartieri più iconici della capitale del Mediterraneo con circa 100 figuranti provenienti dall'Abruzzo.
Frati Morti, Zampognari e figuranti con abiti ottocenteschi abruzzesi e napoletani a Palazzo Sanfelice
Come da tradizione saranno i Frati Morti con il loro abito bianco, teschio nero sulla spalla e un cero acceso nella mano sinistra ad aprire l’evento. Assieme a loro la musica che ci farà viaggiare nel tempo degli strumenti tradizionali agresti: zampogne e ciaramelle degli amici delle Zampogne d’Abruzzo e, insieme, gli abiti tradizionali dell’800 abruzzese indossati dai Cantori delle contrade Grotta e Sant’Anna di Chieti capitanati da Anna La Rovere ed Ubaldo Iezzi. Ed ancora il colorato e rumoroso Pulcinella abruzzese con il suo cappello conico carico di significati vitali. Ad arricchire la mattinata anche gli abiti ottocenteschi napoletani dell’associazione Fantasia d’Epoca.
Gli zampognari de Le Zampogne d’Abruzzo per le vie del centro storico antico di Napoli
Si tratta di un viaggio unico nella storia, cultura e tradizioni del Centro Sud della penisola in uno dei quartieri più belli ed iconici dell'antica capitale del Regno di Napoli: il Quartiere Sanità!
L’inizio della processione con gli abiti storici abruzzesi di Chieti
Nel corso della mattinata, durante le soste, si terranno gli interventi del sociologo David Ferrante sugli usi, costumi e tradizioni delle popolazioni del Centro Sud nei giorni dedicati al culto dei defunti.
Uno dei Frati Morti nell’androne del Palazzo dello Spagnolo
Quest’anno sono state coinvolte le scuole del quartiere per riportare in voga una delle tradizioni che i bambini hanno portato avanti fino all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso: “La tradizione delle Cascettelle”, come testimoniano le foto di Mimmo Iodice, scrive la giornalista Lucilla Parlato che nel 2022 ha pubblicato per Langella editore il volume “Le cascettelle dei morti”, durata fino agli anni ’70, fino a quando la Chiesa di Napoli ha vietato il “culto dei morti”.
Il volume sulle “cascettelle” di Lucilla Parlato edito da Langella
In un mondo sempre più “hallowinizzato” in questi anni abbiamo recuperato tantissime testimonianze dell’epoca, da metà ’800 e citate da grandi autori quali Eduardo De Filippo (le cita in Filumena Marturano), Matilde Serao, Giuseppe Marotta, Francesco Cangiullo.
I bimbi con le “cascettelle” realizzate dall’artista Pasquale Manzo
“Onorati e soddisfatti di aprire le feste natalizie in quella che, per la nostra associazione, è la città di riferimento per la nostra storia e cultura. L’Abruzzo – dice Luciano Troiano, presidente di Fontevecchia – ha fatto parte del Regno di Napoli prima e delle Due Sicilie successivamente, per circa 800 anni. Storia, usi, costumi e tradizioni non possono che essere simili e legarci. La riscoperta di storie, leggende e racconti fa parte del nostro patrimonio immateriale che dobbiamo tramandare alle giovani generazioni per fare in modo che non vadano perse. La manifestazione è possibile grazie al lavoro in squadra con le altre realtà associative che hanno sposato la nostra idea contribuendo fattivamente alla realizzazione”.
Uno degli abiti tradizionali abruzzesi con mantella in lana gualcata verde e dragoni in argento
«Il presepio napoletano – ha spiegato Giuseppe Serroni, Presidente della Onlus I Sedili di Napoli ETS – è famoso in tutto il mondo per la sua inimitabile bellezza artistica e per la ricchezza delle sue scenografie e delle figure che lo popolano, ma pochi sanno o ricordano che esso è la manifestazione plastica di un vero e proprio percorso penitenziale verso la Redenzione, dove Vita e Morte, Nascita e Resurrezione camminano di pari passo. È in questa ottica che personaggi apparentemente anacronistici sono presenti nel Presepio, spesso derivanti dai vangeli apocrifi o dai racconti e leggende popolari».
La Processione dei Frati Morti a Borgo Vergini, Via Sanità
La trasferta nella città partenopea è organizzata, come di consueto, dall’associazione abruzzese Fontevecchia di Spoltore (PE) in collaborazione con le associazioni Beato Marco d’Aviano di Pescara e Gualdana dell’Orso di Montesilvano, assieme ai Sedili di Napoli, presieduta dall’amico Giuseppe Serroni, con il quale la collaborazione è oramai decennale.
Uno dei Frati Morti davanti la chiesa delle Anime Pezzentelle – S. Maria di Purgatorio in Arco
Questo il percorso che inizierà alle 10,30: Chiesa del Rosariello alle Pigne di via Cavour, Chiesa della Misericordiella a Borgo Vergini (con breve sosta, dove ci sono le opere di Christian Leperino), via Vergini, via Cristallini con tappa alla Chiesa Blu di Santa Maria della Maddalena, vico Carretta, supportico Capodimonte, discesa Capodimonte, via San Severo con sosta nella Chiesa di San Severo fuori le mura e, infine, piazza Sanità.
La sicurezza lungo il percorso sarà assicurata dalla Polizia Municipale di Napoli e dall’associazione di protezione civile Base Condor.
L’evento è patrocinato dal Comune di Napoli, 3a Municipalità Stella San Carlo all'Arena e Comune di Spoltore.
Partenza in pullman da Pescara, piazzale della Motorizzazione h. 05,45
Info: 331/6796820
Crediti:
Archivio Fontevecchia
I Sedili di Napoli
SulSud.it
Foto:
Archivio Fontevecchia
Stefano Celiberti
Ferdinando Kaiser
Marianna Tazzani
Mattia Cervoni
Rione Sanità - Napoli