San Martino dei Briganti

  • 04/11/2016
  • 1359

SAN MARTINO dei BRIGANTI

11 novembre 2016



La musica e i canti della tradizione con la presenza dei suonatori di zampogne, ciaramelle e organetti bitonale, il popolare “ddubbotte”.

Ed ancora: l’agiografia della vita di San Martino nella storia abruzzese come raccolta e raccontata dagli storici De Nino e Finamore con i testi presenti alla biblioteca nazionale di Firenze.

La figura del santo nelle leggende popolari, un corso di degustazione di olio extravergine d’oliva tenuto da Marino Giorgetti, massima autorità nel campo dell’analisi sensoriale.

L’Abruzzo e i briganti visti dagli inglesi nelle opere La Regina degli Abruzzi del 1852 e Francesca Doria del 1846 raccolte e tradotte da Mario Cimini, docente universitario, nel volume Briganti e Brigantesse Abruzzesi.

Spazio anche ad un seminario sui prodotti di stagione con laboratorio aperto a tutti i presenti per illustrare gli antichi saperi tramandati di madre in figlia, dalle nostre nonne, dei dolci poveri quali “rivotiche” e “sgajuzze” a cura dello chef Maurizio Tricca, docente dell’istituto alberghiero De Cecco e, per concludere, degustazione di vino novello assieme ai dolci abruzzesi.

Questo e molto altro per il sesto appuntamento del San Martino dei Briganti organizzato, come consuetudine dall’Associazione Fontevecchia.

L’evento si svolgerà venerdì 11 novembre nel borgo Case Troiano di Spoltore (zona motorizzazione - Pe) con inizio dalle ore 12,00.

La manifestazione prenderà il via con il laboratorio tenuto dalle socie di Fontevecchia nel corso del quale sarà insegnato come realizzare i dolci poveri del San Martino.

Rivotiche, sgajuzze, la torta che porta il nome del santo nel cui impasto è previsto solo mosto cotto al posto dell’acqua, la pizza di granturco con dentro i fagioli.

Alle 16, le finestre del piccolo borgo, saranno addobbate con le coperte tradizionali abruzzesi, in lana e in seta di San Leucio; quindi si svolgerà un piccolo corteo devozionale con abiti tradizionali abruzzesi dall’altare devozionale di San Martino fino alla chiesetta della SS. Trinità dove le donne poggeranno, ai piedi dell’altare i cesti e i canestri votivi. Segue la celebrazione della messa, in rito antico, a cura dell’associazione Beato Marco d’Aviano e la benedizione dei doni.

Al termine della funzione, spazio a Mario Cimini autore del volume “Briganti e brigantesse abruzzesi” un libro, edito dalla Carabba, che tramite la traduzione di due opere inglesi della prima metà dell’800, ci offre l’immagine romantica del brigantaggio che ne avevano oltre Manica.

Subito dopo si terrà la lettura di alcuni brani de “La vita di San Martino” dall’Agiografie dei Santi e dagli usi e costumi abruzzesi di Gennaro Finamore. Poi sarà la volta di uno dei momenti più attesi: Marino Giorgetti, massimo esperto nell’analisi sensoriale, terrà l’attesissimo corso per assaggiatori extravergine d’oliva, spiegando anche cosa è successo quest’anno a causa dell’attacco della mosca olearia, e dell’olio di canapa prodotto in loco. Saranno svelati i segreti per riconoscere un buon prodotto da uno adulterato o mal conservato.

Successivamente ci sarà ancora spazio per la tradizione con le musiche popolari di zampogne, ciaramelle e ddubbotte de I Gigli d’Abruzzo e dell’organetto del campione del mondo di “ddubbotte” Luca Castiglioni.

Al termine dell’evento sarà preparata una tavola dove tutti i presenti potranno assaggiare, gratuitamente, l’olio ed il vino novello, le “rivotiche” tipiche frittelle larghe fatte utilizzando acqua e farina, il dolce di San Martino per il cui impasto viene utilizzato il mosto cotto, gli “sgajuzze” e la pizza di granturco con i fagioli: riti antichi che saranno illustrati ai partecipanti.


Info: 331/6796820




Chi siamo

Il comitato per la costituzione dell’Associazione Fontevecchia si forma nel 2010 ed è parte attiva della società civile con interventi relativi all’ambiente, mobilità, saperi e integrazione. Lo scopo dell’associazione, oltre la tutela delle tradizioni, del territorio e la riqualificazione estetica del borgo nato nel 1600, si articola su un ampio raggio di interventi.